La nuova frontiera della trasformazione digitale è un mix di tecnologie per l’automazione. L’Intelligenza Artificiale e la robotica necessarie anche per la formazione, gestione e conservazione a norma dei documenti elettronici.
“Il mondo è fatto di raccoglitori ad anelli. Almeno finché non troveranno un altro sistema”.
Dan Turèll
Era il 1984 quando Dan Turèll, popolare scrittore danese, fece pronunciare questa sentenza dal protagonista di un suo romanzo. Ma il futuro era già cominciato.
L’ articolo
A partire dagli anni '90 il tema è divenuto ineludibile e adesso si sta aprendo la fase 2.0 della Digital Transformation. La nuova frontiera si chiama Hyperautomation e combina le tecnologie che consentono di automatizzare in modo intelligente i processi liberando le aziende dal costo di attività a basso valore aggiunto permettendo di focalizzarsi sul business. Conoscenza dei processi, implementazione agile e visione d'insieme sono le caratteristiche di una strategia di hyperautomation i cui pilatri tecnologici sono Case Management / Business Process Management (BPM), Robotic Process Automation (RPA), Artificial Intelligence (AI), piattaforme applicative low-code (LCAP).
Il BPM è lo scheletro dell'automazione, permettendo di ricostruire digitalmente interi processi a step con una logica work-flow. RPA allude a robot software (bot) che simulano le azioni più ripetitive del comportamento umano (secondo McKinsey un terzo delle attività di una parte significativa di lavori potrebbero essere automatizzate) mentre l'Intelligenza Artificiale ha trovato sempre più applicazioni concrete nell'apprendimento e nella previsione di comportamenti replicabili. La combinazione di queste tecnologie offre prodotti di Intelligent Automation che riescono a conseguire nuovi livelli di gestione della complessità. Un mercato che a fine 2020 misurava 482 miliardi di dollari con previsioni strabilianti di crescita 5X entro il 2025.
Indispensabile per le grandi organizzazioni, l'IDP, Intelligent Document Processing, è in grado di acquisire, comprendere e categorizzare dati da flussi informativi anche non strutturati (carta, mail, PEC, mobile ecc: l'80% del patrimonio informativo aziendale, fonte Datamation, 2018) trasformandoli in formati adeguati ai software in uso in un'azienda. Una soluzione IDP consentirebbe ai reparti Finance di un'azienda con 40 addetti alla contabilità di risparmiare 25mila ore di rilavorazione causate da errori umani con un risparmio di 878mila dollari l'anno.
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